Proteste a Wiesbaden: 250 studenti lottano contro i tagli alle università!

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Studenti e dipendenti manifestano a Wiesbaden il 15 luglio 2025 contro i tagli nel settore universitario e chiedono maggiori finanziamenti.

Studierende und Beschäftigte demonstrieren am 15.07.2025 in Wiesbaden gegen Kürzungen im Hochschulbereich und fordern mehr Mittel.
Studenti e dipendenti manifestano a Wiesbaden il 15 luglio 2025 contro i tagli nel settore universitario e chiedono maggiori finanziamenti.

Proteste a Wiesbaden: 250 studenti lottano contro i tagli alle università!

Oggi a Wiesbaden circa 250 studenti e dipendenti hanno manifestato contro i tagli annunciati all'istruzione superiore. Il sostegno sociale è stato forte perché i manifestanti sono stati sostenuti dall'Unione per l'educazione e la scienza (GEW) dell'Assia, ver.di Hesse e dalla Conferenza statale di Asten. Questa azione è avvenuta in occasione di un incontro del Senato con il ministro delle Finanze Lorz e il ministro della Scienza Gremmels, dove è stato discusso il controverso patto universitario per gli anni dal 2026 al 2030. Questi piani non causano solo frustrazione tra gli studenti, ma anche grande risentimento tra i dipendenti universitari.

Henrike Arnold del gruppo operativo GEW di Marburg ha criticato i tagli, che potrebbero mettere a rischio molti posti di lavoro temporanei. Sebastian Ehlers della conferenza ASten del Land dell'Assia ha messo in guardia dagli effetti negativi sulle scuole universitarie professionali e sulle scuole d'arte. Particolarmente preoccupante è la minaccia di licenziamenti di massa degli studenti assistenti, che potrebbero avere un grave impatto sulla qualità della scienza e della ricerca nel medio e lungo termine.

Richieste di maggiori risorse finanziarie

La richiesta di un aumento dei finanziamenti alle università per creare posti permanenti e una base finanziaria sostenibile diventa sempre più forte. Anche la dottoressa Corinna Müller di ver.di ha sottolineato il sovraccarico di dipendenti, che è già evidente. Il patto sull’istruzione superiore è generalmente considerato pericoloso per studenti e dipendenti, poiché il budget proposto potrebbe portare a un deficit di circa un miliardo di euro nei prossimi sei anni notizie quotidiane segnalato.

Questa preoccupazione si riflette anche nelle proteste che si svolgono in varie università, tra cui l’Università di Kassel e la TU Darmstadt, sotto il motto “No Cuts”. Durante una riunione del personale a Kassel con circa 600 dipendenti, la frustrazione e l'incertezza erano chiaramente evidenti. Il GEW parla di 450 partecipanti alle proteste, il che sottolinea la gravità della situazione.

Effetti a lungo termine e richieste dell'opposizione

L'opposizione ha criticato aspramente i piani del governo statale e li ha descritti come un “patto universitario di austerità”. Mettono in guardia dagli effetti negativi a lungo termine sulla qualità dell’insegnamento e della ricerca. Il ministro della Scienza Timon Gremmels ha ribadito la necessità di tagli a causa del calo delle entrate fiscali e ha parlato di uno scenario peggiore che si sta cercando di evitare. Secondo il suo ministero, i costi del personale aumenteranno di 60 milioni di euro all'anno fino al 2026, mentre i budget per il 2026 e il 2027 dovrebbero essere inferiori al livello del 2025.

La richiesta di cambiamenti radicali nel finanziamento universitario è sostenuta anche da una lettera aperta dei consigli del personale, già firmata da numerosi rappresentanti di diverse università e dalla Conferenza statale Asten, che chiede la necessità di adeguati finanziamenti di base. Gli stessi rettori delle università mettono in guardia dalle conseguenze dei tagli previsti e chiedono miglioramenti per porre rimedio al sottofinanziamento strutturale.

In sintesi si può dire che le attuali proteste e richieste del mondo universitario dell'Assia rappresentano un chiaro appello a non mettere a repentaglio l'istruzione e la ricerca nello Stato. Creare condizioni finanziarie stabili è fondamentale per il futuro delle università e quindi anche per le prossime generazioni di studenti e scienziati.